Estetica del Brand

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©canva

Ogni persona ha un suo modo di percepire i colori esterni e di associare inconsciamente le emozioni. Il colore viene elaborato secondo processi che agiscono contemporaneamente in una “rete neurorale“: chimico, socioculturale e psicologico. Il processo chimico riguarda il funzionamento del nostro organismo, in questo caso l’apparato ottico. Il processo socioculturale presuppone che il significato attribuito ai colori sia influenzato dal contesto culturale di appartenenza. Il fattore psicologico dipende dalle idiosincrasie e varia da individuo a individuo.

Cosa comunicano esattamente i colori?

Bianco: E’ utilizzato solitamente come sfondo. Indica purezza e stile, sincerità ed innocenza. Molto utilizzato nella grande distribuzione e per i prodotti legati all’igiene.

Giallo: E’ associato al sole, alla gioia e all’ottimismo. E’ un colore che attira attenzione ed è molto utilizzato nei disegni fatti dai bambini. Nelle tonalità più vicine all’arancio, per ottenere un forte impatto su scaffali e cartelloni. In ambito enogastronomico è utilizzato nei prodotti per la colazione.

Rosso: E’ molto usato per attrarre lo sguardo e generare una reazione. Evoca concetti di intensità, calore, passione, emozione; in altre sfere è il colore della trasgressione. Molto usato in ambito enogastronomico. E’ il colore che domina gli aperitivi poiché evoca, contemporaneamente, seduzione e peccato.

Viola: Da un punto di vista socio-culturale, per i cattolici è il colore della morte; per i paesi mediorientali è il colore dell’ascesi, del pensiero e della meditazione. Un misto di desiderio e senso di colpa. Spesso lo si associa ai dolci in quanto evoca passione e piacere.

Verde: E’ il colore della natura. Usato per gli alimenti sottoposti a controlli e certificazioni e per rassicurare sul loro consumo.

La scelta del colore gioca un ruolo fondamentale sia per la strategia comunicativa che per il design, poiché ogni variazione cromatica ha un preciso significato rispetto al simbolo a cui viene associato.