Il successo del food delivery

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©canva

Ricevere un’invito a cena è sempre bello ma a volte può trasformarsi in un’incubo, soprattutto se non abbiamo idee o tempo per comprare un regalo a chi ci ha invitati.

E se non vogliamo accontentarci del solito vassoio di dolci o della classica bottiglia di vino possiamo rivolgerci a Cosaporto. Un nuovo servizio di delivery, presente nella Capitale, che consente di acquistare un regalo sul sito e far sì che venga consegnato direttamente a casa del destinatario, ma volendo anche al proprio indirizzo. L’idea è nata dall’esperienza di Stefano Manili che per anni si è dovuto accontentare della pasticceria accanto all’ufficio  proprio perché  non aveva tempo di attraversare Roma alla ricerca di qualcosa di originale da poter portare a cena.

Sono 17 al momento i partner della start up romana tra  dolci, gelato, vino, piccole selezioni di tè, di oli o di altre specialità, a cui si aggiungono fiori, piante e oggetti per la casa. Il  prezzo è lo stesso del negozio, a volte inferiore a cui va aggiunto il costo di spedizione, che varia non in base al percorso ma a seconda del prodotto e del conseguente livello di difficoltà del trasporto.

Un servizio davvero utile e che sta avendo successo nella Capitale, non solo grazie al pubblico che sembra ben felice di ricevere il pacco comodamente a casa propria ma anche grazie alle aziende. Sono infatti sempre di più gli artigiani che hanno compreso l’importanza dei mercati on line e quindi la necessità di staccarsi dal mercato tradizionale. 

Tutto questo va a confermare che l’e commerce Food&Wine sta prendendo sempre più piede in Italia, anche se rispetto agli altri paesi europei abbiamo ancora molto da fare. Il nostro modo di concepire il cibo, ancora molto legato alla “cucina della nonna”, ci spinge a pensare al delivery come al cibo di bassa qualità che ordiniamo dopo una dura giornata.

Basti pensare che la crescita del settore nel 2009, in Italia,  corrispondeva appena all’1% circa degli acquisti effettuati online, mentre nel 2016 – secondo quanto riportato da una ricerca sul mercato del food/grocery delivery condotta da luglio 2015 a maggio 2016 dall’Osservatorio Nazionale insieme a GfK Eurisko è il 19% degli italiani a mostrare intenzioni di acquisto online nel settore Food&Wine. Soprattutto nei primi mesi del 2016  è aumentata la diffusione, soprattutto a Milano, di tre startup. Si tratta di:

  • Foodora, nata a Monaco di Baviera nel 2014;
  • Foodinho, società 100% italiana e acquistata dalla società spagnola Glovo;
  • Deliveroo, compagnia europea valutata oltre due miliardi di dollari e fondata a Londra nel 2012 dall’americano William Shu

Il potenziale di crescita del delivery Food è quindi ancora enorme e la nascita di così tante nuove start up dimostra la possibilità di sviluppo e di guadagno che ruota intorno ad esso.

 

Giornalista pubblicista dal 2016, si è sempre interessata ed occupata di politica, nonostante abbia sempre avuto la passione per il mondo dell'enogastronomia. Per questo dopo la laurea in filosofia, che l'ha aiutata ad indagare sempre le mille sfaccettature di cui è composto il mondo, a ragionare in modo critico, ha deciso di seguire le sue inclinazioni ed occuparsi di comunicazione enogastronomica. Il cibo ha fatto sempre parte della sua vita, come un collante che alla fine tutti unisce e fa gioire. Ama conoscere e così la curiosità e il piacere legato al cibo sono diventati lo strumento principale di studio e di lavoro.