Non solo nutrimento ma vera esperienza estetica, per noi italiani: cibo è la parola chiave del 2018, lo ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina a inizio anno.
L’appellativo “anno del cibo italiano” che identifica questo 2018 ci fa riflettere sul rapporto che abbiamo con il cibo: cultori della buona tavola, del benessere che passa dai piatti gustosi e sani della tradizione. Passioni che amiamo vivere in contesti socializzanti: il cibo è infatti anche condivisione di un piacere. Tutte caratteristiche antropologiche che parlano di stile di vita, usi e costumi condivisi in una comunità di persone.
Il cibo diventa anche associazione di idee e suggestioni: è il caso di una meta turistica che evoca una pietanza che si è assaggiata durante il soggiorno in quella località. Cibo anche come passepartout per entrare nel vivo delle usanze e della cultura quotidiana (e culinaria) del popolo ospitante.
Il Ministro Martina nel suo intervento di inizio anno, occasione in cui ha indicato il 2018 “anno del cibo italiano” ha fatto riferimento allo stretto legame fra cibo e territorio: l’Italia è chiamata a lavorare su questo fronte perchè può fare molto in questo senso. Con la sua varietà paesaggistica, artistica e culinaria è in grado di promuoversi come prodotto turistico competitivo e attraente agli occhi dei turisti stranieri. Possediamo un’innata vocazione al turismo enogastronomico, esempio raffinato di turismo molto in voga ultimamente tra i gourmet e gli appassionati di prodotti tipici.
Il messaggio di Martina prosegue con un riferimento alle iniziative di carattere enogastronomico che hanno iniziato a prendere piede in tutto il suolo italiano e proseguiranno con successo nei prossimi mesi: l’intento è quello di coinvolgere tutti gli stakeholder del settore food, fare in modo che si crei una rete operativa per dare vita a veri e propri “distretti” del gusto.
La parola anche di Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, che ha affrontato il tema dell’urgenza di valorizzare l’immagine dell’ Italia, data la sua fortuna di essere naturalmente vocata al “bello”, concetto nel quale rientra anche il cibo. <<Il 2018 – anno del cibo italiano – è un’importante occasione per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie eccellenze e fare un grande investimento per l’immagine del nostro paese nel mondo>>.