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Confetture Autunnali: Sapori da Conservare in un Barattolo

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Le confetture autunnali sono un vero e proprio inno ai sapori e ai colori della stagione, che portano sulla tavola una dolcezza rustica e avvolgente. In questo periodo dell’anno, la natura ci regala frutti ricchi e intensi, perfetti per essere trasformati in deliziose conserve da gustare durante i mesi più freddi. Ma quali sono le confetture che meglio rappresentano l’autunno?

Le Confetture di Mele e Spezie

Le mele sono protagoniste indiscusse dell’autunno. La loro versatilità le rende perfette per essere trasformate in confetture dal sapore semplice o arricchite con spezie come cannella, zenzero e chiodi di garofano. Il risultato è una confettura calda, perfetta da spalmare su una fetta di pane tostato per colazioni o merende confortanti. Aggiungere una spruzzata di limone esalterà i sapori e conferirà un piacevole contrasto.

La Confettura di Fichi

I fichi, maturi tra fine estate e inizio autunno, danno vita a una confettura dalla dolcezza unica e intensa. Questa marmellata, spesso preparata con un pizzico di vaniglia o scorza d’arancia, è ideale per accompagnare formaggi stagionati, creando un perfetto equilibrio tra dolce e salato. La confettura di fichi si presta anche come base per crostate o per farcire biscotti.

Confettura di Zucca e Mandarino

Un abbinamento insolito, ma straordinariamente autunnale è quello tra la zucca e il mandarino. La dolcezza della zucca, unita alla freschezza agrumata del mandarino, crea una confettura delicata, perfetta per chi ama sapori raffinati. Questa conserva è ottima sia per farcire dolci che per accompagnare piatti salati, come formaggi freschi o carne bianca.

Confettura di Castagne

L’autunno è anche la stagione delle castagne. La confettura di castagne, spesso aromatizzata con vaniglia o rum, è una delle preparazioni più amate, soprattutto nel periodo delle festività. Densa e cremosa, è perfetta per farcire crepes o semplicemente da gustare al cucchiaio. Prepararla richiede un po’ di pazienza, ma il risultato ripaga ampiamente gli sforzi.

Pere e Cioccolato

Per gli amanti delle combinazioni più golose, la confettura di pere e cioccolato è una coccola irresistibile. Le pere autunnali, con la loro dolcezza delicata, si sposano perfettamente con il cioccolato fondente, creando una marmellata che può essere utilizzata per farcire torte o croissant, oppure come dessert al cucchiaio.

Preparare confetture in autunno è un modo per conservare i sapori di stagione e ritrovarli durante i mesi più freddi. Le ricette sono infinite, e possono essere personalizzate con spezie, agrumi o cioccolato, dando vita a conserve uniche, perfette anche come regali fatti in casa. Non c’è niente di meglio che aprire un barattolo di confettura fatta con cura e sentire l’aroma avvolgente che riempie la cucina, riportando alla mente i colori e i profumi dell’autunno.

Street Food: nascita ed evoluzione

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Street food tra i vicoli

Street Food: nascita ed evoluzione

Con le parole Street Food (cibo da strada) possiamo intendere il cibo già pronto che si può mangiare con le dita, per strada, senza bisogno di posate.

Il cibo di strada,  è sempre stato parte della popolazione, infatti, lo street food nasce e si evolve con l’uomo.

Nascita ed evoluzione dello street food:

I Greci presero spunto dall’usanza degli Egizi di friggere il pesce al porto e venderlo per strada, rendendola famosa in tutta Grecia.

Nella Roma antica, pochissime case avevano la cucina, per questo la maggior parte delle persone si recavano in delle botteghe, chiamate thermopolia. In questi ristoranti si servivano zuppe, piatti di pesce e di carne.

In  quel periodo esistevano già i venditori ambulanti che venivano  chiamati lixae, i quali vendevano le loro pietanze su bancarelle smontabili in tavole.

Da recenti scavi a pompei è riemerso un thermopolium, un intero ambiente decorato, detto anche bottega alimentare, ristorante a cui si affiancava lo street food, con piatti di ogni tipo.

Il significato dello street food:

Lo street food è in stretta relazione con la tradizione, si è evoluto con il popolo, è l’insieme di culture che si uniscono,  caratterizza e identifica un luogo.

Il cibo di strada è la bandiera di un popolo, rappresenta l’identità e l’evoluzione di esso.

Tra i primi cibi di strada, ancora famosi oggi,  possiamo annoverare la pizza, il pane ca meuza, il pane e panelle , la trippa, il panino con il lampredotto  e la piadina.

Sono cibi che hanno oltrepassato confini,secoli e sono ancora parte della cultura alimentare del nostro paese, la identificano e la rendono riconoscibile, unica.

Il cibo da  strada è libero da canoni o etichette gastronomiche, è espressione  di una civiltà enogastronomica.

Grazie al cibo possiamo capire la cultura alimentare di un luogo e le sue influenze. Ma non solo, possiamo capire anche la capacità di reinventarsi di un popolo attraverso il cibo, mantenendo invariate le proprie tradizioni.

Lo street food oggi è uno dei maggiori attrattori del nostro paese, lo caratterizza e lo rende unico. Lo street food si è evoluto e adattato ai nostri tempi, mantenendo inalterato la sua essenza.

Oggi in giro per l’Italia ci sono eventi, festival e fiere per gli amanti del cibo da strada,  ricreano dei veri e propri percorsi enogastronomici.

Benefici della melagrana: Il Frutto della vita e della salute

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Melagrana: Il Frutto della Vita e della Salute
La melagrana, conosciuta anche come “frutto della vita”, è un alimento ricco di significato e benefici. Questo frutto, originario dell’Asia occidentale, è stato celebrato per secoli nelle tradizioni culturali e religiose di diverse civiltà. La melagrana è caratterizzata da una buccia rossa brillante e da un interno pieno di chicchi succosi e dolci, noti come arilli, che la rendono un simbolo di abbondanza e fertilità.

Benefici Nutrienti
La melagrana è un vero e proprio superfood, ricca di antiossidanti, vitamine e minerali. È particolarmente apprezzata per il suo alto contenuto di polifenoli, che aiutano a combattere i radicali liberi e a ridurre l’infiammazione nel corpo. Questo frutto è anche una buona fonte di vitamina C, essenziale per il sistema immunitario, e di potassio, che contribuisce alla salute cardiaca.

Ricerche Scientifiche
Studi recenti hanno dimostrato che il consumo regolare di melagrana può avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare, riducendo la pressione sanguigna e migliorando i profili lipidici. I suoi composti bioattivi possono anche contribuire a migliorare la memoria e le funzioni cognitive. Per chi desidera mantenere una mente sana e un cuore forte, la melagrana è una scelta ideale.

Usi Culinari
La versatilità della melagrana la rende un ingrediente prezioso in cucina. Può essere consumata fresca, aggiunta a insalate, yogurt o dessert, oppure trasformata in succo. La dolcezza e l’acidità della melagrana la rendono perfetta come guarnizione per piatti di carne e pesce, arricchendo i sapori e portando eleganza ai pasti. Per idee di ricette, visita il blog di cucina.

Conclusione
In sintesi, la melagrana è molto più di un semplice frutto: è un simbolo di salute e vitalità. Incorporarla nella dieta quotidiana può migliorare il benessere fisico e aggiungere un tocco di bellezza e colore alla tavola. Scopri il potere della melagrana e rendila protagonista della tua alimentazione!

La zucca: un ortaggio iconico e versatile

Con l’arrivo dell’autunno, la zucca emerge come uno degli ortaggi più utilizzati e versatili. Grazie al suo aspetto, la forma caratteristica e al suo colore vivace possiamo fermamente affermare che sia anche tra gli ortaggi più iconici. Simbolo non solo della raccolta autunnale ma anche di tante gustose preparazioni sia dolci che salate, protagonista indiscussa della festività di halloween e guest star in tanti film e cartoni animati. La zucca è davvero un ortaggio sorprendente!

Ortaggio autunnale per eccellenza

La zucca non è un ortaggio autoctono. E’ stata infatti importata in Europa nel XVI secolo da coloni spagnoli dell’America, dove veniva coltivata. Dapprima utilizzata solo come ornamento, si è poi inserita rapidamente nelle nostre cucine e sulle nostre tavole.

Dopo aver assorbito il caldo estivo le zucche sono pronte per essere raccolte e consumate nel periodo autunnale. Nelle zone più fredde ed umide della nostra penisola le zucche si raccolgono tra Settembre ed Ottobre mentre nelle regioni a clima più mite possono essere raccolte fino a Novembre inoltrato.

La zucca in cucina

La zucca è un ortaggio delicato, dal sapore dolce. Nonostante il suo sapore così dolce, rientra tra gli alimenti ipocalorici e con la sua grande quantità d’acqua e minerali è un alimento che soddisfa anche gli sportivi. In cucina si presta a svariate preparazioni e ricette sia dolci che salate. Piatti come il risotto o la zuppa di zucca sono immancabili nel periodo autunnale. Se grigliata e condita con olio, aglio e sale diventa un perfetto contorno da accompagnare alla carne o al pesce. Ma troviamo anche muffin o biscotti alla zucca che sono piatti sempre più familiari in questo periodo. Non dimentichiamo che della zucca non si butta via nulla! I suoi semi vengono salati ed essiccati e diventano un gustoso snack spezza fame, mentre i suoi fiori sono squisiti se fritti o semplicemente saltati in padella.

La zucca e halloween

Chi ormai non conosce la festività di halloween? Anch’essa importata  dall’America viene ormai considerata in tutto e per tutto parte della nostra cultura e come tale ogni anno viene festeggiata da centinaia di migliaia di bambini e adulti. Durante halloween la zucca assume un ruolo centrale non solo in cucina ma anche nelle decorazioni. Può essere intagliata creando così facce buffe o spaventose oppure può essere dipinta come se fosse un’opera d’arte.

Elemento iconico nel cinema

Il suo essere così caratteristica ha portato la zucca ad avere ruoli rilevanti ed iconici anche al di fuori della tavola o della pura estetica decorativa. Basti pensare ad uno dei più grandi classici Disney in cui la nostra beniamina assume un ruolo di primo piano. In “Cenerentola” la zucca è l’ortaggio scelto dalla fata madrina per essere trasformato in carrozza e consentire così a Cenerentola di realizzare il grande sogno di incontrare il principe al gran ballo. Sicuramente la sua forma tondeggiante ha favorito la scelta, ma il suo aspetto così caratterizzante ha fatto sì che la scena della trasformazione della zucca in carrozza restasse impressa nelle nostre menti e nei nostri ricordi.

Comfort food

Tirando le somme la zucca non è solo un simbolo autunnale o di halloween, ma un preziosissimo ingrediente in cucina. Con le sue molteplici applicazioni riesce a soddisfare anche i palati più esigenti, rendendo ogni patto speciale. Che sia un piatto dolce o salato la zucca porta magia ma nello stesso tempo comfort sulla nostra tavola. Quindi, approfittiamo di questo dono della natura e gustiamo tutto ciò che la zucca ha da offrire!

Sagre Stagionali: Un Viaggio nei Sapori dell’Autunno

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L’autunno è una delle stagioni più attese dagli amanti del cibo, grazie all’abbondanza di prodotti stagionali e all’atmosfera conviviale che si respira nelle sagre e negli eventi culinari. Questa è la stagione perfetta per scoprire lo street food autunnale, che si arricchisce di sapori intensi e piatti sostanziosi perfetti per affrontare i primi freddi.

Le sagre autunnali sono una vera e propria tradizione in molte regioni italiane. Dalla Sagra del Tartufo di Alba, in Piemonte, alla Sagra della Castagna e del Fungo Porcino di Roccamonfina, in Campania, l’autunno celebra i prodotti tipici del territorio con eventi che attraggono migliaia di visitatori. Il tartufo, ad esempio, è uno dei protagonisti della cucina autunnale e si può gustare in diversi piatti di street food, come semplici ma deliziosi crostini con burro e tartufo, o risotti preparati al momento nelle piazze delle città.

Anche le castagne sono un altro simbolo dell’autunno. Il caldarrostaio è una figura iconica in questo periodo, e le castagne arrosto, calde e profumate, rappresentano uno degli street food più amati. Ma l’autunno non è solo castagne: i mercatini e gli stand propongono una vasta scelta di piatti locali, dai panini con salsiccia e funghi al vin brulé, ideale per scaldarsi mentre si passeggia tra gli stand.

Un altro prodotto autunnale molto celebrato è il vino novello, che si trova protagonista in numerose fiere dedicate alla vendemmia. In questi eventi, è possibile assaggiare calici di vino fresco appena prodotto accompagnato da formaggi e salumi tipici.

Infine, non possiamo dimenticare la crescente tendenza dello street food gourmet, che in autunno si fa portavoce di piatti elaborati ma serviti in maniera informale, come polenta con ragù di cinghiale o arrosticini di carne pregiata.

Partecipare a una sagra autunnale significa immergersi non solo nei sapori del territorio, ma anche nella tradizione e nella cultura locale, per vivere l’autunno attraverso i suoi profumi e sapori profumi e i suoi sapori unici.

Giornata Mondiale della Alimentazione: Scopri i Benefici della Dieta Mediterranea

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Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione, è il momento ideale per esplorare uno dei modelli alimentari più apprezzati e salutari: la dieta mediterranea. Questo approccio nutrizionale, radicato nelle tradizioni dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, non è solo una questione di alimentazione, ma un vero e proprio stile di vita.

Cos’è la dieta mediterranea?

La dieta mediterranea si basa su un’alimentazione ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e noci. L’olio d’oliva, simbolo della cucina mediterranea, è il grasso principale e offre numerosi benefici per la salute. Pesce e pollame sono consumati in modo moderato, mentre la carne rossa è limitata. Questo equilibrio nutrizionale aiuta a mantenere un peso sano e a ridurre il rischio di malattie.

Benefici per la salute

Numerosi studi scientifici hanno evidenziato i vantaggi della dieta mediterranea. Seguirla può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, obesità e alcuni tipi di cancro. Inoltre, è associata a una migliore salute mentale e a una maggiore longevità. Grazie al suo apporto di antiossidanti e acidi grassi omega-3, favorisce un’infiammazione ridotta e una funzione cerebrale ottimale.

Un modo di vivere

Ma la dieta mediterranea non riguarda solo ciò che mangiamo. È anche un modo di vivere che incoraggia il consumo di cibo in compagnia, creando momenti di socializzazione e convivialità. I pasti diventano un’occasione per condividere, apprendere e rafforzare i legami familiari e comunitari.

Come iniziare

Se vuoi avvicinarti alla dieta mediterranea, inizia integrando più frutta e verdura nei tuoi pasti, scegli cereali integrali e sostituisci i grassi saturi con l’olio d’oliva. Sperimenta con legumi e pesce, e non dimenticare di concederti il piacere di un buon bicchiere di vino rosso, sempre con moderazione.

Conclusione

In questa Giornata Mondiale dell’Alimentazione, riflettiamo sull’importanza di una dieta equilibrata e salutare. La dieta mediterranea rappresenta un eccellente esempio di come un’alimentazione consapevole possa promuovere non solo la salute fisica, ma anche il benessere sociale e mentale. Cominciamo oggi a fare scelte alimentari più sane e a celebrare il cibo come parte integrante della nostra cultura e della nostra vita.

Sagre in Campania: gli Eventi da non perdere!

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L’autunno: l’aria frizzantina, le foglie che cadono, il paesaggio che si tinge delle calde tinte del giallo e dell’arancio…e tanto, tanto cibo! È infatti, proprio nei mesi di ottobre e novembre, che vengono organizzate molte sagre in Campania per vivere e gustare i meravigliosi prodotti di stagione. Castagne, funghi, zucche: sono solo alcuni dei protagonisti di questi incontri che popolano la nostra regione nei mesi autunnali. Sei curioso di scoprire quali saranno i prossimi eventi da non perdere? Continua a leggere e scoprili tutti!

Eventi in Campania ad ottobre e novembre

Partiamo subito con uno dei protagonisti indiscussi di questo periodo: la castagna. Se anche tu ami questo meraviglioso frutto, ti segnaliamo alcuni eventi a cui non puoi assolutamente mancare:

  • 11ª sagra della Castagna e Nocciola – Avella (AV) dal 11 al 13 e dal 18 al 20 ottobre;
  • 38ª sagra della Castagna – Civitella Licinio (BN) dal 18 al 20 ottobre;
  • “Sapori d’autunno”: Castagne e Cinghiale in festa – Contrada (AV) 18 e 19 ottobre;
  • 39ª sagra della Castagna – Salza Irpina (AV) dal 18 al 20 ottobre;
  • 52ª sagra della Castagna – Sicignano degli Alburni (SA) 19/20 e 26/27 ottobre;
  • Sagra della Castagna del Partenio e del Fungo Porcino – Pannarano (BN) dal 18 al 20 ottobre;
  • 2ª edizione sagra della Castagna – Villa di Briano (CE) il 19 e 20 ottobre;
  • 31ª sagra della Castagna e del Pecorino Vitulanese – Vitulano (BN) 31 ottobre – 1/2/3 novembre;
  • 40ª sagra della Castagna IGP – Montella (AV) dall’1 al 3 e dall’8 al 10 novembre;
  • 11º San Martino Castagne e Vino – Capitignano di Giffoni (SA) dall’8 al 10 novembre.

Ma la castagna ovviamente non è l’unico prodotto che questo periodo ci regala. Molti sono anche gli eventi dedicati agli amanti dei funghi. Per prima, non è possibile non citare quella di Cusano Mutri, che si tiene dal 19 settembre al 15 ottobre. Qui potrai deliziarti con tantissime pietanze a base di funghi, preparati in mille modi: grigliati, fritti, in sughi o come condimento. Ma non solo! Infatti sono tanti i piatti che potrai gustare come porchetta, cinghiale, caciocavallo impiccato, castagne…insomma, chi più ne ha più ne metta!

A seguire ti proponiamo un altro evento straordinario: la Sagra della Castagna IGP e del Fungo Porcino che avrà luogo a Roccamonfina tutti i weekend di ottobre e il primo weekend di novembre. Qui non solo potrai gustare piatti tipici stagionali, ma potrai assistere a show cooking, mercatini, spettacoli musicali gratuiti, visite guidate e tanto altro. Uno spettacolo a 360° gradi!

Imperdibile anche la Sagra del Cinghiale a Dugenta, che si svolge tutti i weekend fino al 27 ottobre. Un evento che vede la luce nel 1980 e dove ancora oggi, potrai mangiare numerosi piatti a base di cinghiale, gustare ottimo vino beneventano e ascoltare buona musica.

Se sei un amante delle mele invece, dal 18 al 20 ottobre, non puoi assolutamente perdere la Festa della Mela Annurca della Valle di Maddaloni, che arriva alla sua 30esima edizione. Come ogni anno saranno presenti numerosi stand gastronomici che prepareranno la mela nei modi più svariati: dalla torta alle frittelle di mele, passando per specialità salate, liquori e confetture.

E infine, segnaliamo per tutti i golosi un evento da non farsi scappare: dal 18 al 20 ottobre si svolgerà la sesta edizione della Festa del Cioccolato ad Aversa. Tre giorni dedicati al cioccolato artigianale italiano, dove potrai deliziarti con le migliori creazioni dei maestri cioccolatieri. Oltre a stand gastronomici, la Festa ospiterà alcuni laboratori interattivi come il Choco Play, per un divertimento che conquisterà grandi e piccini, e il Choco Lab, in cui i visitatori potranno conoscere tutti i segreti della lavorazione del cioccolato.

Ecco gli eventi che ospiterà la nostra regione nei mesi di ottobre e novembre. Due mesi densi di incontri per chi ama il divertimento, la compagnia e soprattutto il buon cibo. Momenti imperdibili per assaporare le meraviglie che la nostra terra ci regala e celebrare i sapori autentici dell’autunno.

Non ti resta che decidere dove trascorrere i tuoi prossimi weekend e augurarti buon divertimento!

OLIO SANNITA: tra produzione e rituali

Olio d'oliva
©pixabay

Storia locale

L’olio di oliva è uno dei prodotti di eccellenza nel Sannio, fortunatamente, prodotto ancora oggi nella maggior parte delle case del territorio. In Campania la pratica della coltivazione dell’ulivo risale ai Greci e ai Fenici, in seguito anche i Romani ne favorirono lo sviluppo, specialmente nella provincia di Benevento, poiché, come sosteneva Virgilio nelle Georgiche, “Occorre rivestire di ulivi il Taburno”, e così e stato fatto, dalle colline del Tammaro e del Fortore, alla piana del Calore, al Taburno, alla valle Telesina e Caudina. Le principali cultivar presenti sul territorio sono: ortice, racioppella, leccino, ortolana, ariella, frantoio, pampagliosa e moraiolo, tutte con peculiarità differenti, utilizzate come monocultivar o come blend. Ma l’oliva per diventare olio deve attraversare un processo per niente semplice che richiede grande lavoro manuale, cura e attenzione ai tempi giusti, dalla raccolta all’estrazione.

I produttori

Parliamo di contadini, che dedicano le loro giornate alla pulizia dei campi, alla potatura dei rami, che fanno del loro meglio per portare sulle loro tavole un buon prodotto, sperando che parassiti e condizioni metereologiche non danneggino i frutti dei loro sacrifici.

 

La produzione

Nel periodo della raccolta tra Ottobre e Novembre si respira nell’aria un profumo erbaceo, che aiuta a creare un’atmosfera particolare, è un periodo impegnativo sì, ma anche  conviviale. Amici e parenti si ritrovano tra gli uliveti e ognuno ha il proprio compito; c’è chi raccoglie a mano e chi con l’abbacchiatore, chi stende i teli e chi mette le olive nei “panari”, e poi c’è il momento del ritrovo: tutti insieme a terra, nella posizione meno scomoda, a mangiare un po’ di pane e salsiccia e bere un bicchiere di vino, dopo quattro risate si ritorna a lavoro, fino a che la luce del sole lo permette. Dopo la raccolta le olive vanno “sfrunnat” cioè pulite con la defogliatrice, ed in un tempo che non superi le 48 ore, portate al “trappit” ovvero il frantoio, tradizionalmente composto da ruote in pietra dette “molazze”  che ruotano su un basamento rotondo in pietra (ciclo discontinuo) o in frantoi moderni che utilizzano martelli, frangitori e dischi rotanti (ciclo continuo).Una volta lavate, le olive, si procede con la frangitura(macinazione da cui si ottiene una pasta grossolana), per passare alla  gramolatura(rimescolamento della stessa pasta), e terminare con l’ estrazione(separazione delle tre componenti: sansa ,acqua e mosto oleoso).

CONCLUSIONE

Al termine di queste tre fasi si ottiene “l’oro verde”, chiamato così dai romani per il suo costo elevato. La resa dell’olio dipende da svariati fattori, quali: tipo di cultivar, condizioni meteorologiche, esposizione dell’uliveto, tipo di terreno e concimazione, e si calcola con una percentuale in litri su 100 kg di olive. Nelle attese in frantoio, il tema principale è proprio la quantità del ricavato, che si attende impazientemente dagli olivicoltori, sperando di poter ripagare il lavoro di un anno senza intaccare la qualità del prodotto. Questo momento diventa una divertente competizione tra i produttori e i discorsi nei luoghi di ritrovo iniziano sempre con la frase “a quant e iut auann?”  (qual è stata la tua produzione annuale?).Qui nasce il confronto. Solitamente l’olio viene assaggiato le prime volte su fette di pane spesse, abbrustolite sulla brace del camino a colazione , merenda o come spuntino. Nelle cucine regnano bottiglie di un colore verde brillante, dovuto alla clorofilla, che pian piano si degrada lasciando spazio al giallo dei caroteni.

La stagione dell’olio è uno stato d’animo, un’occasione per condividere tempo, lavoro, storie, tradizione ed emozioni. La speranza è quella di lasciare nelle mani delle nuove generazioni non solo questa cultura ma anche la dedizione al lavoro e lo spirito di sacrificio.

Curiosità:

Il Cristianesimo ha aiutato a diffondere l’utilizzo dell’olio di oliva, in quanto veniva utilizzato durante le unzioni e liturgie o come combustibile per le lampade per illuminare Chiese e monasteri. Benevento, luogo privilegiato dalle streghe dette “janare” conosciute per i loro malefici come il “malocchio”, gettato per invidia, provoca forti mal di testa. In questi casi si è soliti scacciarlo con un rito che consiste nel riempire un piatto con dell’acqua e far cadere delle goccioline d’olio, se le goccioline si dilatano fino a scomparire significa che effettivamente il mal di testa è dovuto ad un maleficio, nel caso contrario il malore è dovuto ad altre cause. t

 

Identità Golose: un viaggio gastronomico globale

Identità Golose è uno degli eventi più importanti per chi ama l’alta cucina e per i professionisti del settore gastronomico. Nato nel 2005 a Milano grazie a Paolo Marchi, il congresso si propone di mettere in luce la cucina d’autore, celebrando l’innovazione e il talento di chef provenienti da tutto il mondo. Questo appuntamento annuale è diventato un punto di riferimento per chi vuole esplorare le tendenze più recenti e le idee che plasmano il futuro della gastronomia.

Temi annuali e innovazioni culinarie

Ogni anno, Identità Golose si concentra su un tema diverso. Negli anni passati, i temi hanno spaziato dalla sostenibilità alla libertà creativa. Questi offrono sempre nuovi spunti di riflessione su come il cibo possa essere un veicolo di cambiamento culturale. In particolare, chef stellati e giovani talenti salgono sul palco per mostrare le loro tecniche, presentare piatti innovativi e discutere il loro approccio alla cucina. Questi momenti stimolano un dibattito che va oltre la semplice preparazione di ricette, promuovendo una comprensione più profonda dell’arte culinaria.

Identità Golose: aldilà dei confini italiani

Oltre agli incontri e alle dimostrazioni, Identità Golose si distingue per essere un luogo di scambio tra culture gastronomiche diverse. Non a caso, l’evento ha varcato i confini italiani, approdando in città come New York, Londra e Chicago, dove porta la filosofia della cucina italiana in contatto con tradizioni e stili differenti. Qui, ogni partecipante ha l’opportunità di assaporare l’unicità di ogni cultura gastronomica e scoprire come esse si influenzino reciprocamente, arricchendo l’esperienza culinaria globale.

Un appuntamento imperdibile

In sintesi, per chi ama il mondo del gusto, partecipare a Identità Golose è un’opportunità unica per scoprire nuove tendenze, incontrare i migliori chef e riflettere su come la gastronomia possa contribuire a un mondo più consapevole e innovativo. In tale occasione, il prossimo evento si terrà dal 22 al 24 febbraio 2025, nel capoluogo Lombardo, per festeggiare la sua ventesima edizione. Sarà un momento imperdibile per tutti gli appassionati di cucina e cultura gastronomica che vogliono intraprendere un viaggio culinario.

 

Turismo enogastronomico: nascita ed evoluzione

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Turismo enogastronomico: degustazione vino e cibo in un ambito turisticoTurismo enogastronomico: nascita ed evoluzione

Il turismo enogastronomico in italia si consolida negli anni 90. Prima di allora non esisteva un sistema di offerta organizzata, ma sporadici piccoli eventi come fiere o sagre di paese.
Il turismo enogastronomico permette di scoprire la cultura enogastronomica di un luogo e riesce a valorizzare un territorio specifico, che è contraddistinto da prodotti, odori, colori e sapori unici.

Il turista enogastronomico può entrare in contatto con la cultura del territorio, sperimentare nuovi sapori e conoscere prodotti agroalimentari diversi dal solito consumo.
Il turista si è evoluto,ha cambiato la visione e la modalità di viaggiare,è diventato più consapevole ed informato, è alla ricerca di vacanze flessibili e personalizzate tutto l’anno. Non si sofferma più in un solo luogo, in cui soggiornare in maniera statica,passiva, ma preferisce immergersi nella nella cultura del luogo, viverlo in maniera attiva,partendo in alcuni casi proprio dalla tavola, scoprendo così i prodotti tipici del luogo.
Anche una semplice gita fuori porta in occasione di eventi enogastronomici può diventare un’esperienza turistica gastronomica.

Il turista enogastronomico, infatti è un turista alla ricerca di esperienze autentiche,di sapori,di tradizioni e di prodotti locali unici nel loro genere.Riesce ad unire la voglia di conoscenza di nuovi luoghi a quella della scoperta di nuovi prodotti e sapori.

Nel nostro paese grazie alla diversità di territorio, alla varietà di prodotti e al maggior numero di biodiversità, ogni percorso evento o fiera,è diverso, unico nel suo genere. Infatti ogni regione, ha qualcosa da “dire” di diverso, singolare e lo fa attraverso i prodotti tipici.

Il turismo enogastronomico negli ultimi anni sta vivendo una forte crescita, attraendo un numero sempre più ampio di viaggiatori, che sono interessati non solo a conoscere un territorio dal punto di vista culturale e ambientale. Ma soprattutto sono disposti a conoscere la cultura e la tradizione culinaria del luogo attraverso la cucina e le specialità locali.

Oggi è la normalità per i turisti svolgere un’esperienza enogastronomica nel corso dei loro viaggi. Nella maggior parte dei casi l’esperienza enogastronomica è la spinta che porta il turista a scegliere quel determinato luogo rispetto ad altri.Il cibo infatti assume un ruolo nuovo, diventando un valore aggiunto di un territori, un motivo di scelta.

Il turista enogastronomico, quindi, sceglie la destinazione in base alle varie proposte e attività innovative legate all’enogastronomia, come degustazioni di prodotti tipici, visite guidate in cantine e aziende agricole, festival, sagre ed eventi legati al cibo, ma non solo anche al vino e alla birra.

Questi eventi oramai presenti tutto l’anno, devono dare al turista la possibilità di conoscere attraverso i prodotti tipici, in alcuni casi attraverso i loro processi e alla modalità di produzione,il territorio,la storia, la cultura e la società di quel determinato luogo.

Le esperienze enogastronomiche appaganti aiutano a rendere i turisti più propensi a tornare e a raccomandare il luogo visitato, oltre ad acquistare i prodotti tipici.

L’autunno è il periodo perfetto per organizzare un viaggio a carattere enogastronomico nel nostro paese,i paesaggi regalano colori stupendi e i prodotti agroalimentari sono vari e nel loro pieno splendore.
Ci sono eventi dal nord al sud della penisola, per citarne alcuni : l’Eurocholat dal 15 al 24 Novembre a Perugia(PG), Merano WineFestival a Merano (BZ) dall’08 al 12 novembre, Festa del Torrone a Cremona (CR) dal 9 al 17 Novembre, Sagra della Zucca a Gavirate (VA) il 6,il 13 e il 20 Ottobre, c’è + gusto a Bologna(BO) il 12 e 13 Ottobre, Sagra della Mela Annurca dal 18 al 20 Ottobre a Valle Di Maddaloni (CE), Sfincione fest dal 23 al 24 Novembre a Bagheria (PA) e la  Fiera internazionale del Tartufo d’Alba ad Alba (CN) dal 12 Ottobre al all’08 Dicembre.