Elisabetta Moro e la dieta mediterranea: per una razione K di benessere

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Dieta Mediterranea e Pizza
Dieta Mediterranea e Pizza. Due patrimoni

E’ un vero e proprio invito al viaggio che ritroviamo nella ricostruzione degli elementi storici e mitici caratterizzanti la dieta mediterranea compiuta dalla professoressa Moro.

Un invito a mettersi in cammino per la ricerca della propria personale razione K adatta al presente. Non si parla ovviamente di una cura dimagrante, ma di uno stimolo all’individuazione di una vera e propria filosofia di vita nell’epoca della società opulenta.

L’inventore della razione Kappa

Il K fa riferimento al nome del protagonista principale della nostra storia, quel Ancel Keys inventore durante la seconda guerra mondiale di quella razione K essenziale per i soldati americani per la sopravvivenza quotidiana, e nel dopoguerra scopritore di quella Mediterranean way come nuovo Eldorado. La nostra Machu Picchu cilentana, in grado di fornirci gli strumenti per una risposta a sfida alla tossicità della società consumistica.

E allora il primo percorso da compiere sta nel seguire le tracce lasciate da questo professore del Minnesota e massimo esperto di nutrizione umana del Novecento.

Il viaggio in Italia dei coniugi Keys

E con la Moro abbiamo modo di scoprire il tortuoso e affascinante viaggio compiuto dai coniugi Keys. Sì, perché questa avventura alla scoperta del Mediterraneo va coniugata al plurale per la presenza essenziale e attiva della moglie Margaret Haney, allora biologa della Mayo Foundation.

Nel tragitto compiuto dai Keys, con partenza dagli Stati Uniti e passaggio a Oxford, un ruolo di snodo essenziale è ricoperto da Napoli, meta finale di un viaggio in Italia nel ’52 tra l’avventuroso e il romantico.

Per questi “Marco Polo della medicina” l’arrivo a Napoli con una piccola utilitaria comprensiva di laboratorio da campo rappresenta un vero e proprio rito di passaggio: una scoperta del Mediterraneo in grado di cambiare la vita dei due scienziati e la storia della scienza della nutrizione.

E’ nel mese trascorso a Napoli che si svelerà agli occhi di “Mr Cholesterol” la relazione tra colesterolo, patologie cardiovascolari e regimi alimentari come terapia preventiva.

Il Seven country study

Da questa intuizione napoletana scatterà un ulteriore e complesso percorso: un cammino di ricerca comparativo, tutt’ora in corso – il Seven country study – in grado di poter dare una risposta ai dati drammatici relativi al numero di americani destinati ogni anno a morire a causa di un infarto.

Insomma, tutto faceva presumere che l’alimentazione dei napoletani poveri – pochissima carne, pochi prodotti lattiero-caseari, ma prevalentemente pasta, verdura e frutta di stagione, fosse più sana di quella degli americani e delle sue propaggini sparse per il mondo in cammino verso l’opulenza.

La dieta mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell’umanità

Interessante sarà allora seguire i fili di un tragitto che a partire dal Seven country study porterà da un lato al riconoscimento Unesco nel 2010 della dieta mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità; e dall’altro lato all’elaborazione dello stile di vita mediterraneo da semplice tema di studi a pratica di vita e insieme di conoscenze da diffondere.

Comprendiamo così un’ulteriore tappa del viaggio dei Keys: la ricerca di un luogo in grado di sostanziare l’elaborazione teorica della “mediterranean way”.

Quel Cilento in grado di prendere il testimone di quella ideal-dieta individuata e presto smarrita a Napoli per l’omologante boom economico.

Pioppi e il Cilento

Da Pioppi, paese prescelto come sede di buen retiro dai Keys dalla metà degli anni ’60, scaturirà così un ennesimo e complesso percorso di elaborazione e consapevolezza culturale in grado di combinare eredità di un mondo classico e tradizioni locali.

Processo coinvolgente in modo sempre più inteso le popolazioni del Cilento e suscettibile di innescare un dialogo interculturale che dal Mediterraneo possa interessare il mondo intero.

 

Dopo la laurea in Scienze Politiche presso L'Istituto Universitario Orientale di Napoli, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia e Politica dell'Età Moderna e Contemporanea - Scuola Europea di Studi Avanzati (SESA) presso l'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Ha coniugato impegno sociale ed ambientale amministrando dal 1998 al 2003 la cooperativa sociale di tipo B "Città di Leonia". Dal 2009 al 2018 ha collaborato con la società di e-commerce Yes s.r.l. di Napoli. Appassionato di storia, politica e cucina, ama viaggiare a piedi per i cammini europei in compagnia della famiglia. Pratica da più di 10 anni competizioni di Vela Radiocomandata