Cibo e Religioni: partiamo dal mito di Demetra e Persefone.

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Cibo e religioni
I cibi sacri per le religioni

Nel corso dei secoli il cibo e le religioni sono da sempre legati a tradizioni culinarie. Il mangiare non ha tanto a che fare con la soggettività, quanto al desiderio di appartenenza a gruppi sociali o religiosi. I Fondamenti Sacrali della dieta mediterranea sono il pane, l’olio e il vino. Tanti sono i racconti che hanno il cibo, come riferimento dall’ antica mitologia greca e romana, ai vecchi testamenti ebraici, cristiani e islamici. Tra questi c’è il mito di Demetra e Persefone che racconta come sia nato il ciclo del grano, dalla semina al raccolto.

Il mito di Demetra e Persefone

Il mito di Demetra (dea della terra, in Romano Ceres, cioé cereali) e di Persefone. Diventò la dea del mondo sotterraneo quando Ade la rapì dalla terra e la portò con sé nel suo regno. Tutti i raccolti sulla terra si fermano e Demetra comincia a cercare la figlia perduta. Alla fine Zeus, pressato dalle grida degli affamati e dalle altre divinità che avevano anche ascoltato la loro angoscia, costrinse Ade a riportare Persefone. Prima che Persefone viene rilasciata a Hermes (che era stato mandato a recuperarla), Ade l’inganna invitandola a mangiare dei semi di melagrana (sei o quattro secondo il racconto). Costringendola a tornare negli inferi per alcuni mesi all’anno. Così fu costretta a rimanere nell’Ade per sei o quattro mesi (un mese per seme), vivendo sulla terra con sua madre per il resto dell’anno. Da quando Demetra e Persefone furono di nuovo insieme, la terra rifiorì e le piante crebbero rigogliose ma solo per sei mesi all’anno. Quando Persefone è costretta a tornare nel mondo delle ombre, la terra ridiventa spoglia e infeconda. Questi sei mesi sono chiaramente quelli invernali.

Nei prossimi articoli troveremo anche per le altre religioni come il cibo influisca sulla vita quotidiana

Dottoressa in Scienze della Comunicazione pubblica, sociale e politica. Svolgo il ruolo come assistente all'autonomia e alla comunicazione per ragazzi con disabilità nella Scuola Superiore Vittorio Veneto di Secondigliano. Attualmente corsista del Master in Comunicazione Multimediale dell' Enogastronomia.