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Orti Flegrei: produrre e mangiare sano a due passi dalla città

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A chi non è mai passato per la testa di cominciare a produrre in proprio ciò che mangia? A tutti una volta nella vita credo sia capitato. Soprattutto con tutte le notizie con le quali ci bombardano ogni giorno giornali, TV e Internet. Attenti a ciò che mangiate, a ciò che comprate, prodotti scaduti da mesi venduti nei supermercati, rifiuti tossici sversati nei terreni dove vengono coltivate la frutta e la verdura che ogni giorno mettiamo sulle nostre tavole. Mangiare a chilometro 0, insomma!
E allora perché non farlo davvero? C’è chi l’ha pensato e lo ha anche messo in pratica. A pochi chilometri da Napoli, nel cuore dei Campi Flegrei, c’è chi mangia ciò che riesce a produrre. Una piccola associazione che in mezzo alla grande città ha deciso di produrre frutta, verdura, ortaggi, vino…e chi più ne ha più ne metta!!!!

L’associazione Orti Flegrei è nata nel marzo del 2012 in località Grotta del Sole  a Pozzuoli. Da circa un anno si occupa di aggregare gruppi interessati all’acquisto o all’affitto di terreni agricoli da destinare alla coltivazione di cibi per gli associati.
La produzione di ortaggi e frutta avviene seguendo i metodi antichi e tradizionali e in base alle richieste dei soci che, grazie all’aiuto di un team di esperti, pianificano la semina secondo i prodotti desiderati. Cavoli, scarole, broccoli, finocchi, piselli, fave, cipolle sono solo alcuni tra gli ortaggi di cui gli associati possono predisporre. E non è tutto: un alveare per la produzione di miele,  un bosco di castagni per la produzione di legna per i camini, un pollaio con galline ovaiole e polletti ruspanti e ancora alberi da frutto e un vigneto.
Per consumare i prodotti in eccedenza hanno cominciato a produrre conserve di pomodoro, peperoni e melanzane sott’olio. In programma per il nuovo anno anche la produzione dell’olio di oliva e dell’aceto. E come dimenticarsi del vino: una falanghina e un rosso, che è stato battezzato il “Rubrato degli Orti”.
L’associazione si sta adoperando per produrre tutto ciò di cui necessitano i soci, e attualmente tutto ciò che non è ancora possibile produrre, come ad esempio i formaggi, o anche allevare conigli, tacchini, anatre, manzi, vitelli, maiali e capretti viene procurato attraverso i G.A.S. (Gruppi di acquisto solidale) che vengono personalmente seguiti dai soci fondatori.
Numerose sono anche le attività collaterali del progetto: raduni di animali, pranzi sociali, pic-nic all’aria aperta, sagre e tante attività per avvicinare bambini e giovani alla natura e al vivere sano. Tante sono anche le iniziative ancora in fase ancora progettuale: una pensione per cani, un piccolo zoo di animali domestici, un cimitero per animali da compagnia e laboratori per la macinazione di cereali e la manifattura di formaggi.
Annualmente viene ammesso un numero limitato di soci, in quanto ognuno deve essere seguito personalmente per la pianificazione della semina. La quota d’iscrizione all’associazione varia dai 40 ai 150 euro mensili e deve essere versata anticipatamente per un semestre, terminato il quale il socio decide se diventare affittuario o proprietario per sei anni o se smettere di essere socio.

Per mettersi in contatto con l’associazione esiste un sito www.ortiflegrei.com attraverso il quale è possibile informarsi su tutte le attività svolte e perchè no, entrare a far parte dell’associazione o andare a dare una mano nella coltivazione come volontari.

Una splendida iniziativa da pubblicizzare e da far risaltare nel mare di notizie negative che avviliscono e mettono in cattiva luce la nostra splendida città.

Natale stile americano da Birdy’s Backery

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Birdy’s Backery,  il lounge bar che si trova a Napoli in via vicoletto belledonne a chiaia, per il giorno 28 novembre ore19:00,  ha proposto ai suoi clienti un cena natalizia che ricordi il tradizionale menù americano del Thanksgiving day

In occasione del Thanksgiving Day, o giorno del ringraziamento, la sala del Birdy è rimasta aperta fino alle ore 19.00, dopo è stata riservata a coloro che hanno aderito alla cena.

Il giorno del Ringraziamento, è una festa celebrata negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre. Il primo giorno del Ringraziamento viene comunemente fatto risalire al 1621, quando nella città di Plymouth, nel Massachusetts, i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto. Nel 1863, nel bel mezzo della guerra di secessione, Abramo Lincoln proclamò la celebrazione del giorno del Ringraziamento, che da quel momento diventò una festa annuale. Oggi rappresenta una delle feste più importanti per i nordamericani.

Ecco il menù

APERITIVO: Bread station (assaggi di pane)

Marketplace table (insalata con scaglie di parmigiano

insalata con asparagi e involtini di prosciutto, insalata

con fagioli verdi e sidro di mele, cavoletti di bruxelle)

OVEN ROASTED
TURKEY      : famoso arrosto di tacchino con il tipico ripieno americano accompagnato da purea di patate con salsa di mirtilli ,zuppa di verdure e zucca

DESSERT:     apple pie, torta di zucca e cheese cake

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Primi piatti: linguine all’astice.

Per una cena romantica o una serata tra amici, potreste stupire gli invitati con questa ricetta. Non è semplicissima, ci vorrà un po’ di pazienza nel prepararla, ma sicuramente il risultato sarà d’effetto! Le linguine all’astice sono state quest’anno il protagonista della mia tavola durante il veglione di capodanno, sostituendo il tradizionale piatto di spaghetti alle vongole.

Il sugo di accompagnamento dell’astice richiama i sapori mediterranei: aglio, peperoncino e pomodorini del piennolo.  Quest’ultimo è una varietà di pomodoro coltivato nell’area intorno al Vesuvio e dal 2009 è riconosciuto come prodotto DOP (Denominazione di origine protetta).

 

 

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 Ingredienti per 4 persone

  • 350 gr di linguine
  • Astici 2 (600 gr)
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • Sale q.b.
  • Pomodorini del piennolo
  • Olio
  • Peperoncino

 

Preparazione

Mettete in acqua bollente i 2 astici e fateli cuocere per 10 minuti.  Completata la cottura, tagliateli seguendo la lunghezza con un trinciapollo. Rimuovete la polpa e lasciate integra la metà dell’astice, che sarà utilizzata alla fine per decorare il piatto.

In una pentola, fate soffriggere l’aglio con il peperoncino. Poi, unite la polpa dell’astice e fate cuocere per 10 minuti a fuoco basso.

A parte, preparate il brodo di fumetto facendo bollire le teste, le zampette e le chele degli astici. Aggiungete un po’ di brodo al sugo e dopo circa 15 minuti versate il vino e alzate il fuoco per far evaporare l’alcool. Unite i pomodorini del piennolo e fate cuocere finché il sugo non diventa rosato.

In una pentola a parte fate bollire l’acqua e cuocete le linguine, lasciandole al dente (è possibile cucinare la pasta nell’acqua dove è stato bollito l’astice, se preferite).

Scolate la pasta e unitela al sugo.  Fateli cuocere per qualche minuto insieme in modo tale che le linguine incorporino bene il sapore del sugo.

Preparate i piatti decorandoli con le metà degli astici e un pizzico di prezzemolo tritato.

 

” La Rivolta” è biologica

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Filari affilati, verde assoluto, profumo di vite. Il tutto avvolto da un’aria collinare. Oasi biologica immersa nei colori pastello di Torrecuso, beneventano,  ” La Rivolta”, casa vinicola bio,  ha ospitato la prima visita guidata in azienda degli studenti del Master  UniSob in comunicazione multimediale dell’ enogastronomia del Gambero Rosso di Napoli.

La visita, condotta dalla dott.ssa Valeria Vanacore, ha portato i ragazzi del Master all’interno del mondo ” La Rivolta”. Prima tappa è stata la zona turistica. Una struttura ben curata, sia all’interno che all’esterno, ospita infatti il BB. Le camere, denominate ognuna con il nome di pregiati vini, sono tutte differenti tra loro e sono state arredate con mobili d’epoca posseduti dalla famiglia Cotroneo.

Il gruppo si è poi diretto verso i curati vigneti, oltre 70 ettari di vite. Tra  Piedirosso e Coda di Volpe gli studenti sono stati informati sui metodi e sulle lavorazioni del prodotto vino, dalla cura ordinaria dei filari fino alla raccolta dell’uva. Si è passati poi alla visione dello stabilimento di fermentazione, il laboratorio di controllo, la zona imbottigliamento e la cantina, colma di barrique, tonnò e botti cariche di nettare.

L’idilliaca giornata si è conclusa, prima dei saluti, con la degustazione tanto bramata. Si è passati in rassegna i vini prodotti dalla casa, con brindisi finale a suggellare la visita. Con la soddisfazioni di tutti.

 

Tremate… Arriva la ZUCCA!

Domani sarà Halloween e le nostre fantastiche zucche ne saranno le protagoniste e allora perché non saperne qualcosa di più?

Wikipedia in questo può esserci utile in quanto ci spiega che con il termine zucca vengono identificati i frutti di diverse piante appartenenti alla famiglia delle Cucurbitaceae, in particolare alcune specie del genere Cucurbita (Cucurbita maxima, Cucurbita pepo e Cucurbita moschata) ma anche specie appartenenti ad altri generi come ad esempio la Lagenaria vulgaris o zucca ornamentale. La zucca è comunemente usata nella cucina di diverse culture: oltre alla polpa di zucca, se ne mangiano anche i semi, opportunamente salati. La zucca è un ortaggio che si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Dai semi si ottiene un olio rossiccio usato in cosmesi e cucina tradizionale. Nei paesi anglosassoni la zucca è utilizzata per la costruzione della Jack-o’-lantern, caratteristica lanterna rudimentale utilizzata durante la festa di Halloween per scacciare streghe e fantasmi.

Io invece vi propongo una ricetta gustosa per festeggiare al meglio il vostro Halloween: http://www.gamberorosso.it/le-ricette/le-ricette-del-gambero-rosso/item/330469-torta-di-zucca

Ovviamente potete decorarla come volete, potete perfino utilizzare uno stampino per dolci in silicone a forma di zucca per rendere la vostra torta terrificante, oltre che buonissima!

Felice Halloween a tutti!

 

INFO E ISCRIZIONI MASTER:

www.unisob.na.it/enogastronomia

 

 

ISCRIZIONI APERTE FINO AL 27 Settembre 2017

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Parmigiana di zucchine

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Visto che la fine dell’estate ormai è arrivata vi propongo un’ultima prelibata ricetta estiva, per poterci deliziare ancora un pò.

La Parmigiana di zucchine al sugo

Ingredienti:
2kg di zucchine, salsa al pomodoro, 350gr di mozzarella, 100gr di parmigiano grattugiato, 2 uova, farina, sale, pepe, olio per friggere.

 Preparazione:

Lavate e affettate le zucchine, passatele nella farina e poi nelle uova, già precedentemente battute e salate, infine friggete in olio bollente; poi lasciatele asciugare sullo scottex.
Appena pronte passate alla costruzione della parmigiana di zucchine: sporcate con la salsa la teglia e adagiate un primo strato di zucchine, aggiungete mozzarella a pezzetti, parmigiano, pepe e un po’ di salsa; ripetete fino alla fine.
Prima di infornare la parmigiana di zucchine versate tutto il resto della salsa sulla parmigiana in modo da lasciarla ben bagnata, spolverate con abbondante parmigiano grattugiato e infine mettetela in forno, precedentemente riscaldato, a 200° per una ventina di minuti.

INFO E ISCRIZIONI MASTER:

www.unisob.na.it/enogastronomia

La ricetta della giovinezza

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Annette Larkins è nata nel 1942 ad Asheville, North Carolina. E sono trent’anni che segue una dieta specifica ovvero quella vegana e crudista. Mangia solo noci, frutta e verdure accuratamente coltivate nel suo orto e beve l’acqua piovana che raccoglie nel suo giardino. Sostiene di non essere mai ricorsa alla chirurgia plastica e gode di ottima salute. Non prende medicine ed è piena di energie tanto che la sua giornata inizia alle 5,30 del mattino. Ha affermato che “Il cibo non ha bisogno di essere elaborato e cotto, quello che mangio mi dà tanta energia che se potessi venderla sarei miliardaria”.

Chi sa che non abbia davvero scoperto la ricetta della giovinezza che tutti cerchiamo.

INFO E ISCRIZIONI MASTER:

www.unisob.na.it/enogastronomia