Armatevi di uova, pecorino e guanciale: è il Carbonara Day, l’evento lanciato sette anni fa dall’Unione Italiana Food e International Pasta Organisation con lo scopo di diffondere il gusto tricolore e la cultura culinaria italiana. Dalle 12 alle 14 basterà seguire gli hashtag #CarbonaraDay e #TheRealCarbonara per condividere dirette video, opinioni, foto e consigli sui social quali Instagram, Facebook e Twitter sulla vera carbonara.
#TheRealCarbonara, un invito a tracciare un confine della ricetta originale
Quanto è consentito modificare la ricetta per poterla chiamare ancora carbonara? È la domanda che si sono posti i pastai di Unione Italiana Food, e la risposta aspetta a noi. Da uno studio condotto da AstraRicerche per il Carbonara Day è stato scoperto che il 36% dei casi le carbonare cucinate sono sbagliate: c’è chi aggiunge la panna, chi le zucchine, chi usa la pancetta al posto del guanciale; insomma, è arrivato il momento tracciare un confine invalicabile della ricetta originale, per cui se lo si supera non è più una Carbonara. Ma qual è la ricetta originale? Cerchiamo di scoprirlo.
Carbonara day: la ricetta della vera carbonara
La vera carbonara prevede 5 ingredienti: pasta, pecorino romano, guanciale, uovo e pepe nero. Quindi se usi panna, pancetta, prosciutto e parmigiano mi dispiace, ma il tuo piatto non si può chiamare Carbonara. Per realizzare la ricetta originale bisogna seguire pochi ma essenziali passaggi:
- Si parte dal guanciale che va tagliato a listarelle spesse e fatto rosolare in padella fino a quando il grasso diventa lucido. Una volta cotto, tenerlo da parte.
- Lavorare i tuorli con il pecorino e il pepe nero fino a formare una crema sostenuta, alla quale aggiungere un paio di cucchiai del grasso del guanciale e un po’ d’acqua di cottura della pasta non salata.
- Scolare la pasta poco salata al dente e versale nella padella dove è stato cotto il guanciale.
- Aggiungere la crema di tuorli e pecorino facendo amalgamare a fuoco spento con un mestolo di acqua di cottura. Alla fine unire il guanciale, impiattare la pasta e guarnire con pecorino e pepe nero.
Curiosità sulle origini della Carbonara
L’origine della Carbonara è ancora un mistero e ci sono diverse versioni sulla sua storia.
- Per alcuni, sarebbe stata inventata dagli americani nel 1944 dall’incontro fra la pasta italiana e gli ingredienti della Razione K di Ancel Keys (tuorlo d’uovo in polvere e bacon). Si dice che i militari americani accompagnassero la ‘Razione K’ agli spaghetti per integrare la dose di carboidrati.
- La seconda ipotesi è che il piatto sarebbe stato ‘inventato’ dai carbonai appenninici (carbonari in romanesco). La carbonara in questo caso sarebbe l’evoluzione del piatto detto ‘cacio e ova’, di origini laziali e abruzzesi.
- Terza ipotesi è quella raccontata da uno chef bolognese. Il 22 settembre 1944 per preparare un pranzo in occasione dell’incontro tra l’Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana nella Riccione appena liberata, lo chef Renato Gualandi unì il bacon, la crema di latte, il formaggio e polvere di rosso d’uovo, che avevano con sé gli americani, alla pasta e alla fine aggiunse il pepe.
Nonostante il dubbio sull’origine della Carbonara, questo è diventato il simbolo della cucina romana, italiana e internazionale e merita un evento in suo onore. Alla fine, come dice Marino Niola “quel che lega un cibo a una terra non è la nascita ma l’adozione. E soprattutto la dedizione che gli abitanti di un paese hanno messo nel far propri un ingrediente, una pianta, una razza animale nati altrove”.