La perdita di biodiversità alimentare in Italia è un problema che sta assumendo un’importanza sempre maggiore. Ciò è dovuto al fatto che diverse varietà genetiche vegetali e animali, sia domestiche che selvatiche, stanno scomparendo.
Le cause principali sono le monoculture intensive, l’uso di pesticidi, il cambiamento climatico e la globalizzazione.
Questa perdita si traduce nella scomparsa di alimenti, tradizionalmente coltivati in Italia, che rappresentano un importante patrimonio culturale ed economico.
Perchè la biodiversità alimentare è importante?
La biodiversità alimentare è importante da salvaguardare per diverse ragioni:
- Patrimonio culturale: L’Italia ha una ricca storia culinaria e molte delle specialità italiane sono create utilizzando ingredienti locali, coltivati e selezionati da secoli. La conservazione della biodiversità alimentare significa mantenere anche la tradizione culinaria italiana.
- Sostenibilità: La diversità delle colture alimentari garantisce una maggiore resilienza dell’agricoltura, in grado di far fronte a malattie, parassiti e cambiamenti climatici. Inoltre, può ridurre la dipendenza da piante e animali ad alto consumo di risorse, contribuendo a una maggiore sostenibilità del sistema alimentare.
- Salute: Una maggiore biodiversità alimentare può fornire una dieta più sana e varia, con una ricca varietà di nutrienti.
- Economia: La biodiversità alimentare può essere un’importante risorsa economica per le comunità locali. La produzione di prodotti alimentari, utilizzando varietà di piante e animali locali, può creare posti di lavoro e promuovere lo sviluppo economico delle aree rurali.
Questi punti chiariscono in parte la decisione presa nel 2010 dal Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco. Il comitato, infatti, ha ritenuto opportuno riconoscere ‘La Dieta Mediterranea’, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità:
‘[…] Si tratta di un sistema radicato nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e artigianali […]’
C’è chi coltiva la diversità
Per contrastare il problema, sono stati promossi diversi progetti, come per esempio la creazione di banche del germoplasma, la promozione dell’agricoltura biologica e la sensibilizzazione del pubblico sull’importanza della diversità alimentare e delle specie locali.
Rete Semi Rurali è un’associazione di secondo livello fondata nel 2014 con l’obiettivo di promozione dell’agricoltura sostenibile, la conservazione della biodiversità, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale. L’obiettivo è quello di dare valore alla Biodiversità, divulgando consapevolezza alle comunità.
‘La diversità agricola non si può mantenere senza gli agricoltori. E la comunità rurale non può salvarsi senza salvare la diversità. La diversità, come le musiche e i dialetti, è parte integrante della comunità che l’ha prodotta.’
Svolgono attività di sensibilizzazione e formazione, organizzano eventi e attività per promuovere il dialogo collettivo e lavorano con le autorità locali, regionali e nazionali per attuare politiche e strategie di sviluppo sostenibile. Le attività si dividono in: ricercAZIONE, case delle sementi, comunità e strategie per il cambiamento.
La ‘Casa delle Sementi’
Un esempio concreto è la ‘Casa delle Sementi’ a Scandicci, in provincia di Firenze è una tra le tante sedi dove è possibile identificare, selezionare e conservare, mettendo a disposizione semi resilienti.
La struttura è aperta al pubblico e organizza attività di formazione e divulgazione sulla conservazione e diffusione delle sementi antiche, promuovendo la biodiversità agricola e la salvaguardia del patrimonio genetico vegetale.