“Di che dolce sei?”
Avete presente quando dite ad un amico “sei un babbà!” per sottolineare la sua eccessiva bontà d’animo e disponibilità verso gli altri?
Beh, con la fisiognomica dei dolci finalmente potrete farlo con cognizione di causa.
Nel suo libro “Di che dolce sei?” Fabrizio Mangoni, esperto gastronomo e specialista della pasticceria (già docente di Urbanistica alla Federico II di Napoli e autore di programmi televisivi come “Di che pasta sei?” con Raffaella Carrà o “Piacere Pizza” su Sky Alice) mette a confronto i caratteri umani con l’aspetto dei dolci dando vita ad una vera e propria teoria.
La teoria della fisiognomica dei dolci
La fisiognomica dei dolci si fonda sull’assunto che “il carattere dei dolci come quello delle persone si distingue in struttura, indole profonda, propensioni verso l’esterno e gli altri” come egli stesso scrive.
Per Mangoni quindi la pasta di un dolce sarà il corpo centrale della personalità umana. Le creme rappresenteranno le passioni, le decorazioni il rapporto con gli altri.
Dunque un carattere saldo e robusto sarà di solida pasta frolla, mentre uno più debole e precario sarà di fragile pasta sfoglia e uno più cordiale ed affabile di morbido pan di Spagna. E così via, con le creme avremo persone con passioni occulte o con passioni indissolubili. Con le decorazioni persone schive, misurate o presuntuose.
Mangoni ad esempio si autodescrive come un eclair al cioccolato fatto di pasta choux, un dolce che suscita interesse ed è mosso da curiosità, ma di difficile interpretazione.
I personaggi storici
Nel libro “Di che dolce sei?” vengono analizzati molti personaggi storici. Tra i più famosi troviamo Napoleone, personalità estremamente conflittuale che viene accostato infatti ad una torta caprese: la granulosità delle mandorle vs la morbidezza del cioccolato, lo zucchero a velo a mettere pace tra le contraddizioni.
E ora? Siete pronti a sfornare manicaretti ispirati alle personalità dei vostri amici e parenti?
Buon divertimento!