Lo Spreco Alimentare
Lo spreco alimentare è la perdita di cibo ancora commestibile durante la fase della coltivazione, lavorazione, conservazione e trasformazione. Da non sottovalutare è lo spreco domestico, cioè l’insieme dei comportamenti negativi inerenti alla trasformazione e alla conservazione del cibo. Nel mondo economico moderno lo spreco di cibo è una piaga importante con numeri in crescita. Questo accade soprattutto nei paesi ricchi.
Le stime
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il 14% circa dei prodotti alimentari va sprecato. In Europa ed in America settentrionale un essere umano ogni anno spreca circa 95-115 kg di alimenti. Mentre in Africa lo spreco si attesta intorno ai 6-11 kg.
L’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite con un appello invita la comunità globale a finchè si adoperino a fermare questo impoverimento delle risorse naturali.
Per combattere lo spreco è opportuno sensibilizzare le nuove generazioni sull’uso sostenibile del cibo. In primis bisogna intervenire creando nuove infrastrutture agricole a sostegno del post raccolta, in modo da poter garantire una filiera conservativa più lunga e riutilizzare gli scarti dei campi per l’alimentazione animale.
Il consumo enorme di combustibili, acqua ed energia elettrica dovuto alla grande quantità di alimenti prodotti inutilmente, ha contribuito in modo negativo alla tutela dell’ambiente. Aumenta così la quantità di anidride carbonica prodotta ed i cambiamenti climatici ne sono la testimonianza.
Contro lo spreco si sono mosse tante associazioni ambientaliste e non, per poter sensibilizzare l’opinione pubblica. Nonostante questo c’è ancora tantissimo lavoro da fare.