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L’ARTIGIANATO DIVENTA CIOCCOLATO

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“L’artigianato diventa cioccolato” … Questo lo slogan di uno dei pasticcieri più famosi, Pasquale Marigliano che con il suo laboratorio ad Ottaviano, riesce a creare delle vere prelibatezze. La sua specialità è lavorare col cioccolato e se vi capiterà di entrare nella sua pasticceria sentirete profumi inenarrabili e colori mai visti prima. Pasquale Marigliano queste cose le ha imparate giovanissimo, quando era a Parigi sotto la guida di Hermé Pierre.

Ogni giorno produce e rinnova i suoi prodotti, vale quindi la pena di assaggiare ogni singolo dolce perché ognuno vi farà provare sensazioni diverse, come il cioccolatino Vesuvio Buono che scoppietta tra lingua e palato, o gli Stresul un tondo biscottino di farina di mandorle ricoperto di cioccolato e un pizzico di sale che con il suo sapore prima dolce e poi salato vi regalerà una sensazione unica, e ancora le praline di nocciola avellana e di anacardi o i cioccolatini cremosi al rhum.

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ACQUASALE CON ASPARAGI

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Questo mese come avete potuto vedere dal post pubblicato il 31 Luglio vi proporrò alcune ricette di Frank Rizzuti, chef del ristorante “Cucina del Sud”, che ho preso dalla rivista del Gambero Rosso.

Acquasale con asparagi

Ingredienti: 4 uova di giornata, 1 mazzo di asparagi selvatici, 1 cipolla, 1 grossa fetta di pane casereccio di semola raffermo, olio extravergine di oliva, sale

Cuocere le uova nel roder per 55 minuti a 64°C (altrimenti cucinarli poché, sgusciati in acqua bollente, tenendoli il più morbidi possibile). Nel frattempo pulire gli asparagi, mettere le punte in un pentolino con cipolla e olio, a parte centrifugare i gambi. Presentare il piatto posizionando prima il pane con sopra le punte d’asparagi, poi l’uovo sgusciato e infine la spugna di asparagi (come specificato qui sotto) ed il centrifugato. Aggiustare con olio e sale.

Spugna di asparagi: 120g di crema di asparagi saltati, 125 g di albume, 80g di tuorlo, 20 g di farina, sale e pepe

Si passano in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio, fuori dal fuoco di aggiungono uovo e farina e si frulla il tutto, fate attenzione ai grumi. Quindi si mette la crema in un sifone caricato con 3 capsule di N20 (protossido di azoto, le capsule per la crema chantilly). Si fa riposare per mezz’ora, quindi si sifona in bicchieri di plastica riempiendoli per metà; dopo aver praticato 3 taglietti sul fondo, si passa al microonde alla massima potenza per 30 secondi (col bicchiere appoggiato sul fondo e l’apertura verso l’alto). Passato il tempo si estrae il bicchiere e si capovolge su un piano, aspettando che si freddi e si asciughi la spugna. Quindi, quando il calore è sfiatato per bene e la spugna stiepidita, si sfila il bicchiere.

Buon appetito!

 

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Pomodorino del Piennolo, uno dei prodotti più antichi della Campania

Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, raggruppa vecchie cultivar e biotipi locali accomunati da caratteristiche morfologiche e qualitative più o meno simili.

Le denominazioni sono quelle popolari attribuite dagli stessi produttori locali, come “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto”, tradizionalmente coltivati da secoli nello stesso territorio di origine.

L’area di produzione è quella dei comuni vesuviani dove si semina in Marzo – Aprile per avere il prodotto pronto e maturo per Luglio – Agosto, ma l’antico procedimento di conservazione prevede che li si raccolga a grappoli interi all’inizio dell’estate per poi conservarli e appenderli in luoghi umidi e a temperature adeguate o all’occorrenza  fuori i balconi, prendendo, in questo modo, il nome di piennolo (pendolo), conservandoli fino all’inverno o addirittura alla primavera successiva.

Tutto questo è possibile grazie alla elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al peduncolo, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni.

Un consiglio… schiacciate un pomodoro su una fetta di pane, metteteci un filo d’olio, un pizzico di sale e una foglia di basilico… vi sembrerà di essere in paradiso!

 

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CONCIATO ROMANO

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Ad occuparsi di questo straordinario prodotto è la famiglia Lombardi dell’agriturismo “Le Campestre”.
Il conciato romano, infatti, dopo anni di abbandono rinasce e crea, oggi, interesse in tutti noi.

La zona d’origine e produzione è il comune di Castel di Sasso, dove è stata ripresa l’antica tecnica, già conosciuta ai Romani e citata anche dal poeta Marziale, che consiste nel rompere a mano la cagliata e poi modellarla e salarla a secco e successivamente sottoporre il formaggio così ottenuto alla concia, al trattamento superficiale e alla stagionatura in orci di terracotta

Concludo con una citazione della famiglia Lombardi: “Ci piace l’idea che cio’ che seminiamo passa per la nostra cucina e si ferma sulle nostre tavole non solo come semplice pasto, ma come storia, tradizione, cultura. Ci piace pensare che, a nostro modo, sappiamo come fermare il tempo vivendo l’emozione dello stare insieme, seguendo il soave ritmo del gusto!”

http://www.lecampestre.it/conciato_romano.asp

 

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JACARANDO EXTRA DRY della Cantina San Paolo vincitore dei “I Drink Pink”

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Jacarando extra dry

Nella splendida cornice del golfo di Napoli hanno preso vita i vini rosati regalandoci sensazioni uniche, ieri all’evento “I Drink Pink” ,organizzato da Città del Gusto Napoli, ha primeggiato un rosato campano Jacarando extra dry della Cantina San Paolo a Torrioni (AV).

L’Irpinia terra di grandi vini ha fatto sì che questo vino, fatto al 100% da uve aglianico e prodotto con metodo charmat, potesse sprigionare tutta la sua allegria e freschezza, il suo nome, infatti, scelto da Claudio Quarta deriva dall’albero di origini brasiliane, lo Jacaranda, dai bellissimi fiori viola bluastri.

Ha profumi di fragoline e melagrana, è fresco e sapido, proprio come lo ricorda il suo colore rosa corallo, ma potremmo anche dire  ” intrigante e vivace” citando Alessandra Quarta, figlia di Claudio Quarta.

 

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Degustazione in ROSA: I drink pink al Circolo nautico Posillipo

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Martedì 23 Luglio 2013, non perdetevi “I Drink Pink” in degustazione al Circolo Nautico Posillipo a Napoli, dove i vini rosati la faranno da padrone e saranno accompagnati da assaggi gourmet nell’evento più glamour dell’estate 2013, con musica d’ autore selezionata in esclusiva dai Dj di Lunare Project.

Un evento firmato Città del gusto Napoli, Gambero Rosso e Radio Yacht la radio a porter dedicata agli spiriti liberi.

Insieme ai rosati sarà protagonista anche il pubblico che avrà la possibilità di votare per decretare il miglior rosato in degustazione, che verrà poi proclamato al termine della manifestazione.

L’evento inizia alle 19 e il biglietto d’ingresso costa € 20 con una piccola riduzione per abbonati speciali, Cral ed enti convenzionati.

Per acquistare il biglietto e scoprire i vini in degustazione CLICCA QUI.

Per info e prenotazioni:
Città del gusto
tel. 081 19808900
e-mail: napoli@cittadelgusto.it

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Via alle iscrizioni per la VIII edizione | anno accademico 2017-2018

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Pubblicato il bando per l’ammissione al Master universitario in Comunicazione Multimediale dell’Enogastronomia, organizzato in collaborazione tra Gambero Rosso Holding e Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.

http://master-enogastronomia.it/wp-content/uploads/2013/02/Evento-inaugurale-CDG-NA.jpg

-1500 ore di formazione
-Residenza universitaria per fuori sede
-Laboratori sensoriali
-Modulo TV
-Modulo RADIO
-Stage
sono solo alcuni dei punti di forza di un percorso formativo indispensabile, a chi volesse diventare un comunicatore professionista nel settore del food and wine.

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Esami finali per l’edizione 2011/2012

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I ragazzi dell’edizione 2011/2012 hanno ufficialmente conluso la loro esperienza con la discussione finale.
Nella Sala Villani – Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli – alla presenza della prof.sa Natascia Villani, dott.sa Francesca Riganati  (comitato Scientifico) e dott. Qurino Picone (coordinatore didattico), gli studenti hanno discusso con una presentazione il lavoro svolto durante il periodo di stage.
Esami finali Master    Esami edizione 2011-2012

Lezione di food photography

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Oggi è il giorno tanto atteso: in aula sarà allestito un set fotografico a cura del dott. Vittorio Vigilante, autore del testo  Pappa Storie, in Irpinia con la forchetta, un percorso fotografico tra la cucina, l’arte, la storia e le tradizioni.
Ogni studente avrà la possibilità di utilizzare apparecchiature professionali ed il software di fotoritocco per eccellenza. Al termine della lezione tutti i lavori saranno pubblicati nei blog (ancora under construction) che gli studenti stanno sviluppando.
Pappastorie di Vittorio Vigilante

Lezione di food design

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Oggi Marco Pietrosante, docente da più di sei anni al Corso di progettazione del prodotto, analisi del design dei sistemi relativi al mondo del food e del social design dell’Istituto Europeo di Design (IED), coinvolgerà gli studenti in una appassionante lezione di food design con case histories ed esercitazioni pratiche.
Ecco il suo profilo Linkedin:
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