Comfort food: perché si trova conforto nel cibo

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Comfort food: perché si trova conforto nel cibo

Ognuno di noi ha un cibo preferito, capace di far sorridere, deliziare, tornare alla mente dei ricordi particolarmente belli. Che sia una fetta di pane col sugo, un dolce o un piatto di pasta.

Tutti  hanno un piatto che li riesce a consolare nei momenti di sconforto,ad emozionare e allo stesso tempo rallegrare.

Esiste un nome specifico per indicare questI  cibi detti consolatori ed è comfort food.Non è solo cibo,è molto di più.

In alcuni casi i piatti sono genuini e soddisfacenti in altri casi sono unti, calorici e gustosi.

I comfort food sono quei piatti che fanno godere lo stomaco e la mente.

Cosa intendiamo per comfort food?

Con la parola inglese  “Comfort food”, si fa riferimento agli alimenti o ai piatti che trasmettono un senso di piacere a chi li consuma.

Sono cibi che riescono a soddisfare un bisogno emotivo, regalando una  sensazione di benessere al corpo e alla mente.

Da questo si può capire  la capacità che il cibo ha di confortare, incoraggiare e  sollevare l’umore.

Per le persone,il comfort food è un cibo pieno di emozioni, ricordi, che consola. In alcuni casi anche solo il profumo o la vista, può trasmettere un senso di gioia e benessere, i ricordi associati invece ad un determinato piatto, possono rievocare felicità, appagamento e buonumore.

Perché sentiamo la necessità di mangiare un determinato cibo?

Il  bisogno di comfort food  può essere di varia natura:causato dallo stress, dalla nostalgia o da un momentaneo di agitazione, questo può portare il desiderio, bisogno, di trovare conforto nel cibo.

Di solito si usa il cibo per consolarsi  quando si vivono condizioni di stress, preoccupazioni e  disagi, ma anche se si è stanchi, lontani da casa o malati. Infatti capita frequentemente di desiderare un piatto o un alimento di quelli che facevano stare bene da bambini o che ricordano casa. Il cibo viene  associato alla sicurezza dell’infanzia,  alla cucina casalinga e ai ricordi ad essa connessi.

Il comfort food è come una coperta di Linus, sotto la quale ci si può riparare, confortare e sentire al sicuro.

Non esiste il comfort food ideale,perfetto, ogni persona ha il suo. Per alcuni il  cibo che fa star bene, conforta è autentico, semplice e della tradizione, ma  per altri può anche essere il cosiddetto “cibo spazzatura”.

Ognuno di noi ha una personalissima lista di cibi per i momenti di ansia, nervosismo o tristezza; quella pietanza che quando siamo giù, ci solleva il morale e ci riporta indietro nel tempo, che ci fa pensare all’infanzia, ad una persona speciale o ad un viaggio.

Un alimento può renderci felici?

Da anni la scienza analizza il rapporto che lega il cibo alle emozioni, ha dimostrato; infatti; che vi sono alimenti che facilitano il rilascio di endorfine, dopamina e serotonina, come il peperoncino, le noci e il cioccolato fondente, che aiutano a diminuire lo stress e migliorare l’umore.

Nel caso del comfort food, oltre alla capacità di influire sull’umore si aggiunge anche il valore emotivo della pietanza, legato ad esperienze importanti o ad eventi significativi.