Pastiera napoletana, perché si ricopre con sette strisce di frolla?

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pastiera napoletana sette strisce
La leggenda che coinvolge la Sirena Partenope e la nascita della Pastiera

Pasqua è la festa della Pastiera. Il dolce tipico della pasticceria napoletana ha ormai raggiunto ogni latitudine del Bel Paese con tutti i pastry chef più famosi d’Italia che tirano fuori la propria ricetta dal cilindro.

Come ogni piatto della tradizione italiana, varia da chilometraggio a chilometraggio perché ogni nonna ha la propria formula segreta ma c’è una variante che non cambia mai: le strisce che compongono la griglia che copre la torta.

Innanzitutto la forma che devono andare a comporre. Le strisce, 4+3, saranno disposte in modo da creare dei rombi e questo è dovuto al tentativo di bloccaggio del processo che porta l’impasto a “lievitare”, e la forma romboidale delle strisce di pasta frolla frena l’amalgama.

Le strisce devono essere 4+3 abbiamo detto ed è qui la vera magia della tradizione napoletana, perché c’è un motivo.

La sirena Partenope, incantata dalla bellezza del mare di Napoli, si ferma a vivere nelle acque del golfo ed ogni primavera emerge per salutare il popolo. I napoletani si godono il canto della sirena e per dissobbligarsi le portano farina, ricotta, uova, grano, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero. Gli ingredienti, mescolati insieme, formano la pastiera e sono 7, come le strisce che vanno a ricoprire il dolce partenopeo.

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