“Pasqua con chi vuoi” al tempo del COVID19

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©canva

Ormai è sicuro, “pasqua con chi vuoi” non sarà quest’anno. Dopo ormai un mese buono di ozio forzato è arrivata (oserei dire finalmente) una festività degna del suo nome. Quindi si cambia ritmo. Al centro dell’attenzione rimane la scelta del menu ma a differenza degli anni passati, oggi la tavola sarà apparecchiata per pochi intimi.

Siate realisti, ma non troppo

Novanta su cento in casa non c’è mai un servizio sufficiente per una tipica famiglia moderna. Zii, zie, fidanzati di cugine e tutto quello che ne deriva un allargamento di nuovi rapporti più o meno ufficiali. Allora quest’anno, anche se si sarà in pochi, andiamo fuori dagli schemi. Mettiamo la tovaglia di famiglia conservata per le occasioni. Sostituiamo i tovaglioli quotidiani con quelli puliti nel cassetto. Tiriamo fuori i piatti da portata e chi può un mazzolino di fiori come centro tavola. Usiamo calici che non spolveriamo da anni perchè ovviamente si aprirà un buona bottiglia di vino.

Orchestrate

Pasqua con chi vuoi è in famiglia. Si riesce a gestire tutto il pranzo senza dover cucinare con giorni di preparazione alle spalle. Organizziamo quindi un menu che possa aiutarci a restare a tavola tranquilli. In casa, tutti sanno cosa piace a chi e chi non preferisce cosa. Quindi accontentiamo tutti senza però avere in programma dieci portate con i propri cambi piatti. Nulla rovina di più l’atmosfera conviviale del continuo alzarsi per cambiare i piatti con i rispettivi “posso aiutarti? faccio io, no tranquilla”. Tutti facciamo tutto.

La mossa giusta

Non c’è festività che si rispetti senza il tanto atteso dessert. A fine pranzo, sparecchiate la mise en place che vi ha accompagnato e sostituite con nuovi piattini. Portate a tavola la colomba (la si può trovare tranquillamente online), le uova di pasqua, la frutta e anche a quella secca. E nessuno, per favore, cominci a parlare di dieta e dell’estate che si avvicina.

Infine, il calo di adrenalina è inevitabile. La sazietà prende il sopravvento e l’abbiocco dopo pranzo da consumare sotto un sole primaverile, per chi ha la possibilità, è d’obbligo. Come era prevedibile quest’anno staremo a casa. Ma la cosa più importante sarà di accettare il tutto così com’è.