Food Photography: creatività e tecnica per un mix vincente!

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Foto noci e vino
© https://master-enogastronomia.it

” L’inquadratura, l’estetica e la bellezza non si improvvisano, quindi bisogna lavorare bene prima di scattare, preparando la luce e l’inquadratura. E cercare di raccontare la persona e il lavoro che si nascondono dietro ad ogni piatto”  – Lido Vannucchi-

Proprio quello che abbiamo cercato di fare noi studenti del MCME negli ultimi due giorni. Due giorni intensi ed avventurosi in cui grazie alla fondamentale guida del professor Vittorio Vigilante, ci siamo addentrati in una full immersion nel mondo della Food Photography.
Abbiamo cominciato ieri portando idee creative, originali e tutte diverse, oltre a tanta buona volontà e tanto entusiasmo. La lezione è cominciata con delle sintetiche ed esaustive nozioni sulla fotografia in generale e sulla food photography in particolare; nuovi termini tecnici che entereranno a far parte del nostro vocabolario; dopodichè abbiamo letteralmente costruito in aula un piccolo studio fotografico fai da te utilizzando un “limbo”, un pannello in plexiglass, da utilizzare come sfondo, il flash attaccato ad una sorta di ombrellino tutto bianco chiamato “diffusore”, i pannelli dorati e argentati e poi tanti “trucchi del mestiere” che il dott. Vigilante ha gentilmente deciso di svelarci: uno spruzzino per l’acqua in modo da rendere frutta e verdura come appena colte, un pennellino per togliere la polvere dagli oggetti piccoli, guanti in lattice per non lasciare impronte su bottiglie e bicchieri, tante cose che potrebbero, all’inizio, sembrare banali, ma che poi si sono rivelate fondamentali!

Abbiamo cercato di capire la luce e abbiamo poi tentato di usarla e sfruttarla per aiutarci a fotografare. Abbiamo curato le inquadrature nei minimi particolari e ci siamo, quindi, messi al lavoro per dare vita a delle piccole opere d’arte: dalla cioccolata allal pasta e fagioli, dalla pasta alle sfogliatelle, passando per frutta e verdura di ogni tipo, vino, formaggi, taralli fino al pomodorino del piennolo e al macinino da caffè. Di certo la fantasia non è mancata. Con la paziente guida e i sapienti consigli del professore ognuno ha messo su “pellicola” o meglio “sensore” la propria idea. Tutti hanno collaborato alle foto di tutti: c’era chi reggeva i pannelli, chi dava consigli, chi reggeva il diffusore e chi assaggiava i “soggetti” altrui. E’ stato un vero lavoro di squadra che ci ha permesso di mettere alla prova noi stessi, le nostre capacità e la nostra creatività. Alla fine della prima giornata eravamo esausti ma contenti e con mille altre idee da voler realizzare.

Il secondo giorno non è stato da meno per quanto riguarda l’intensità. Abbiamo iniziato ad usare Photoshop, un programma per modificare a nostro piacimento le immagini, alleggerile, migliorarne la risoluzione e togliere difetti.
La giornata è cominciata con la modifica delle foto, eravamo tutti entusiasti di poter vedere il nostro lavoro prendere forma: abbiamo imparato i contrasti per poter vivacizzare i colori delle foto, la nitidezza, la luminosità, trucchi e segreti del mestiere che ci hanno permesso di rendere la nostra foto “perfetta”seguendo sempre i nostri gusti e il nostro istinto creativo,  grazie alla guida del dott. Vigilante, secondo il quale, a prescindere da tutte le regole e le nozioni della fotografia, occorre soprattutto creatività.

Nella seconda parte della mattinata abbiamo imparato a creare un banner da poter inserire nel nostro blog del master: le tre misure standard per i banner presenti: 1080×120, 300×300 e 468×60. Cose che molti di noi, fino a ieri ignoravano completamente. Tra le tante nozioni che oggi hanno “invaso” i nostri cervelli non poteva di certo mancare quella riguardante la differenza tra una foto per il web e una foto per la stampa, la prima più leggera e con meno dettagli , la seconda ricca invece di dettagli e molto più pesante, tricromie per il web e quadricromie per la carta stampata.

Infine nell’ultima parte della giornata, grazie all’aiuto del professor Picone, abbiamo provveduto al salvataggio delle foto e dei banner, in vari formati, su Google Drive per poter avere sempre a disposizione una sorta di “archivio storico” dei nostri lavori da poter  utilizzare e modificare a nostro piacimento ogni volta che ne avremo bisogno. Google Drive è stata un’altra piacevole scoperta in questo master: la possibilità di poter condividere i nostri file con i nostri compagni con estrema facilità. Web, Blog, siti internet, Community e Web Markenting sono state le ultime cose riassunte  nella fase finale della lezione, per poter mettere le idee in chiaro e tener fermi alcuni punti cardine di tutto quello fatto fin’ora.

Materia bella ed interessante quella del Food photography, da approfondire sicuramente e da cominciare a praticare da subito e quanto più spesso possibile, perchè, come ci hanno detto la maggior parte dei docenti, al master ci vengono date le idee e gli spunti, poi sta a noi rendere il tutto reale e praticabile.