La borragine: regina della Liguria

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Borragine ligure
©pixabay

In questi primi giorni di primavera è inevitabile non pensare al risveglio della terra e alle fioriture più belle. Le incredibili erbe aromatiche così essenziali per la nostra cucina ora sono all’apice del loro splendore. La borragine in Liguria secondo molti ne è la regina. In questa regione dove gli allevamenti scarseggiano, viene però premiata con un vero e proprio patrimonio di erbe domestiche e selvatiche.

La borragine, pianta erbacea che si distingue per i suoi fiori blu dagli stami quasi neri, riuscendo a crescere incolta nei prati, nei bordi delle strade, nei famosi muretti a secco fino ad arrivare a 1000 m di altezza.

Questa erba, sempre di stagione, di origine medio orientali (“abou = padre” e da “rash = sudore” cioè “padre del sudore“) sembra aver trovato il suo habitat naturale in un paesaggio vario come quello di questa terra dal clima mite. Ogni materia prima sembra che debba riportare fedelmente i colori, i profumi e le sensazioni che distinguono questa regione. Territorio caratterizzato da un’arte culinaria sempre di scoperta in cui culture e materie prime si mescolavano, riuscendo a creare però una cucina semplice e parsimoniosa. Caratterizzata da prodotti da forno, pesce e erbe.

Una pianta eretta, la borragine, ricoperta da una peluria bianca che la rende impossibile da mangiare cruda. Ma come si sa, la borragine in Liguria si è riuscita ad “addomesticare” facendola bollire,rendendola morbida e dal sapore deciso. Ottima come tanti dicono, come accompagnamento, fritta o nel minestrone. Ma per gusto personale la sua vera natura risalta nel ripieno dei ravioli rigorosamente chiusi con il pizzico. Ravioli c’u Pesigu,

Ravioli c'u Pesigu
Ravioli c’u Pesigu

così vengono chiamati nei famosi borghi liguri, conferendogli una caratteristica forma a fiocco. Accompagnati con un buon sugo non avrete difficoltà ad assaporare il gusto deciso di questa incredibile erba.