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Giulia Ubaldi Cossutta

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Giulia Ubaldi, nata a Milano nel 1989, si trasferisce a Siena dove intraprende gli studi in Discipline Etno-antropologiche. Nel 2012 si iscrive alla Magistrale in Antropologia e Linguaggi dell’Immagine, sempre all’Università di Siena, ma questa volta il suo progetto universitario la condurrà in Cilento, dove vive da più di due anni. Svolge ricerche continue in questa terra, e in generale nel Sud Italia, in particolare sui benefici della Dieta Mediterranea, sull’onda degli studi del nutrizionista americano Ancel Keys, che visse anch’egli in Cilento per quasi quarant’anni. Attualmente collabora con il Centro Studi di Pollica sulla Dieta Mediterranea, dichiarata nel 2010 Patrimonio dell’Unesco, in quanto stile di vita sostenibile e longevo, che si esprime più che mai nel modo di vivere dei contadini cilentani. Insegna in alcune scuole del Cilento temi legati alla Dieta Mediterranea, con il proposito di sensibilizzare fin da subito i giovani al valore della propria terra e del mondo agricolo. Dal 2015 sta frequentando il Master in Comunicazione Multimediale dell’Enogastronomia presso l’Università SuorOrsola Benincasa di Napoli.

Là, dove indaco è più un odore che un colore

I clienti ti giudicano più per ciò che hanno mangiato che per le chiacchere fatte in sala. È così che lo chef Pasquale Palamaro ci conquista subito, ben saldo al ruolo del cuoco in...

Non è tutta uva quella che luccica

Il Brad Pitt di Giolì è il suo “pendolo” DOP. Due coste laterali, un pizzo all’estremità, bucce spesse di licopene ed ecco fatto: siamo al cospetto di Sir Piennolo, pendolo per gli amici che...

Scrivi ragazzo scrivi

Scrivere e poi farlo ancora, perchè solo così potrai fare chiarezza e decidere. Grazie Roberto Tomei, perché la tua lezione prevista sull’enogastronomia è divenuta poi una metafora di vita, dandoci prova di essere un saggio...

Identità Golose: l’ascesa sociale del parrozzo tra arrosticini e fiadoni.

“È tante ‘bbone stu parrozze nove che pare na pazzie de San Ciattè, c’avesse messe a su gran forne tè la terre lavorata da lu bbove, la terre grasse e lustre che se coce…...